Roma, chi è il nuovo direttore sportivo Florent Ghisolfi

Non ha neanche 40 anni il nuovo dirigente giallorosso, con un passato da giocatore e allenatore per poi passare dietro la scrivania. Da Lens a Nizza, scopriamo di più sul suo percorso

Florent Ghisolfi ha intrapreso la sua avventura da direttore sportivo el Nizza con l’ambizione di trasformare il club della Costa Azzurra in un concorrente, per quanto possibile del Paris Saint-Germain. Tuttavia, nel corso dell’anno e mezzo trascorso alla guida della squadra di proprietà del miliardario Jim Ratcliffe, le cose non sono andate esattamente come previsto, anche se il quinto posto ottenuto da Francesco Farioli al termine di questa stagione, che ha garantito un posto in Europa League davanti al Lens (tra l’altro primo club di Ghisolfi), è un risultato comunque importante, forse un po’ deludente date le premesse, ma comunque di livello. Ma scopriamo meglio chi è Florent Ghisolfi, il giovanissimo (non ha neanche 40 anni), nuovo direttore sportivo della Roma dopo l’addio di Tiago Pinto.

Ghisolfi, ex centrocampista di Bastia e Reims con esperienza come allenatore di squadre femminili (proprio al Paris Saint-Germain) e da vice allenatore (Reims e Lorient), ha dimostrato il suo valore come dirigente al Lens, dove nel 2019 aveva iniziato una rapida ascesa. Sotto la sua guida, il tecnico Franck Haise, precedentemente allenatore delle riserve, aveva infatti portato il Lens dalla Ligue 2 alla Champions League in quattro anni, un percorso che ha sottolineato la bontà del lavoro del classe ’85 in questa nuova veste.

I giocatori della Roma
I giocatori della Roma | ansa @Gabriele Menis

La crescita dei giocatori

Durante il suo periodo al Lens, Ghisolfi ha portato giocatori come Badé, Wooh e Clauss, nomi magari non di primissimo piano, ma che si sono rivelati un grosso affare per la società, che gli ha acquistati a parametro zero per una rivendita complessiva di circa 40 milioni di euro. Rientra in questo tipo di operazione anche Fofana, acquistato dall’Udinese per 10 milioni e rivenduto all’A-Nassr a 25. Un modo di intendere il mercato che sicuramente la proprietà giallorossa apprezza.

Da Lens a Nizza

Dopo Lens Ghisolfi è sbarcato a Nizza, un trasferimento che ha generato forti tensioni tra i due club, culminate in denunce reciproche di concorrenza sleale. A Nizza, Ghisolfi ha portato con sé i suoi collaboratori più stretti con l’intento di costruire una squadra competitiva. Dopo una stagione segnata dal cambio di allenatore (via Favre, dentro Digard) e un deludente nono posto, Ghisolfi ha dovuto adottare una strategia di mercato alternativa. La scelta di affidare la squadra al 34enne Farioli ha rappresentato poi una grande scommessa, puntando su un approccio moderno al gioco.

La scelta di Farioli e il mercato

Sotto la guida di Farioli, il Nizza ha dimostrato una crescita graduale, anche se dietro la scrivania le scelte di Ghisolfi non sono state tutte azzeccate. Se ad esempio Ndayishimiye, acquistato per 11,5 milioni dal Basaksehir, si è imposto come un leader, il prestito di Sanson non ha soddisfatto le aspettative. Ma sulla sua gestione pesano sicuramente i 30 milioni spesi per Moffi dal Lorient e i 18 milioni per Boga dall’Atalanta considerati eccessivi.  Quando la squadra è entrata in crisi tra febbraio e marzo, Ghisolfi ha sottolineato la giovane età e l’inesperienza di Farioli, lasciando intendere che il tecnico avrebbe rischiato il posto a fine stagione, nonostante un contratto biennale fino al 2025. Questo ha portato Farioli a valutare alternative, avviando contatti con l’Ajax, mentre riusciva comunque a portare il Nizza in Europa, come previsto dagli obiettivi estivi.

 

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