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Sadiq e San Pancrazio: l’Almería è stato la rivelazione della Copa

La Copa del Rey pazza come non mai, terreno fertile per sorprese ed eliminazioni col botto. Si è rischiato d riavere dopo 18 anni un pacchetto di semifinaliste privo di Real, Atlético e Barcellona, ma i blaugrana in modo rocambolesco hanno evitato l’ennesimo colpo di scena della competizione. Non ci saranno a differenza dello scorso anno squadra di Segunda in semifinale, ma non ci si è andati tanto lontano: un anno fa toccava al Mirandés, stavolta ci ha sperato l’Almería.

Fuori ai quarti ma con grandissima dignità: a eliminare l’unico club di B a essere arrivato tra le migliori otto della Copa ci ha pensato il Siviglia nel giorno del debutto del Papu, grazie a un gol del solito Ocampos, per un 1-0 che anche nel punteggio striminzito rende onore a una squadra che ha fatto un buon cammino e gettato le basi per un futuro di grande interesse.

Anche perché prima di presentarsi davanti all’ostacolo troppo grosso del Siviglia di Lopetegui, l’Almería aveva eliminato già due squadre di Liga: prima clamorosamente l’Alavés con un 5-0, poi l’Osasuna ai calci di rigore grazie a una prova strepitosa del suo portiere Fernando Martínez (teoricamente capitano ma secondo portiere), capace di parare due calci di rigore ispirato un po’ dal suo preparatore che gli suggeriva dove buttarsi, un po’ dal singolare santino che si ritrova nel portafoglio dove c’è raffigurato San Pancrazio con la sua faccia e una candela in mano.

Terminato il cammino in Copa però si può guardare con ottimismo al futuro: il progetto dello sceicco Turki Al-Sheikh sta finalmente trovando strada libera dopo le difficoltà dello scorso anno che hanno portato a vari avvicendamenti in panchina, tra cui l’esperienza fugate di Guti, annunciato in stile Batman a metà stagione, ma incapace di tenersi la panchina a fine anno con il traguardo promozione mancato.

Quest’anno invece le cose sembrano essere più agevoli: la concorrenza per la promozione diretta è fortissima, con Mallorca ed Espanyol che hanno rose davvero competitive, ma l’Almería recuperando la gara che le manca potrebbe andare in testa alla classifica. La crescita la deve anche all’esplosione di una vecchia conoscenza del calcio italiano, Umar Sadiq, settore giovanile della Roma che da qualche anno cambia campionato ma trova una certa continuità di reti. Anche in Copa del Rey aveva lasciato il segno con una doppietta nella goleada all’Alavés, ma lo show è arrivato in campionato: nel 2021 ha segnato in tutte le partite di Segunda che ha giocato, per un parziale di 5 gol in 3 partite nel nuovo anno solare.

E infatti la squadra allenata dal portoghese José Manuel Gomes si sta lanciando come una credibilissima candidata alla promozione. Un traguardo che legittimerebbe i grandi investimenti fatti dalla proprietà negli ultimi anni e coronerebbe una stagione fin qui splendida su due fronti, la splendida realtà del campionato e il sogno della Copa del Rey dove nessuna squadra di questa categoria si è spinta così avanti.

Simone Gamberini

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