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Sainz, adesso quale futuro? Scenari aperti

Mistero Sainz. Ancora top secret il suo nuovo team. Alcuni si aspettavano un annuncio prima, durante o subito dopo il GP di Spagna. Beh no. Carlos Sainz si prende il tempo per definire con calma il suo futuro quasi cinque mesi dopo che la Ferrari ha annunciato la firma di Hamilton.

Sainz, tanta carne al fuoco e altrettanto fumo

Il mercato di Sainz ha molta carne al fuoco e altrettanto fumo. La Red Bull ha rinnovato il contratto a Pérez, la Mercedes ha optato per Antonelli, dunque la scelta di Sainz si è giocoforza concentrata su altri scenari. L‘Audi lo vuole al centro del suo ambizioso progetto con un contratto lungo (almeno due stagioni, fino al 2026 compreso) e ben retribuito. I pro: squadra ufficiale, motore proprio, prospettive di crescita enormi. I contro: ci vorrà del tempo per consolidarsi e l’attuale Sauber non ha ancora segnato punti in questa stagione. E poi c’è la Williams: avrà un motore Mercedes per il 2026. In questa stagione ha registrato alcuni progressi, l’offerta economica è soddisfacente e dà allo spagnolo più libertà nel caso in cui un top team bussi alla porta. Ogni riferimento alla Red Bull non è casuale. A quelle latitudini non è da escludere una mossa di Verstappen nel medio termine, complice anche la sensazione che la scuderia di Milton Keynes non sappia come realizzare un buon motore di fronte al cambiamento normativo.

Al di la delle Alpi… ne

Carlos Sainz BarcellonaCarlos Sainz Barcellona
Immagine | Epa

Quanto ad Alpine, l’offerta è sempre stata lì. Non tutti gli incontri di Sainz sono stati segreti e gli spostamenti nel paddock, dove anche i muri hanno occhi e orecchie, sono comunque facili da seguire. È anche vero che non tutti gli incontri siano sinonimo di offerta. Premesso ciò, l’Alpine è sempre e comunque in zona punti. Sainz potrebbe essere il pilota individuato per il salto di qualità di una monoposto costantemente a ridosso della Q3. Il progetto a lungo termine è più dubbio. Al di là delle Alpi potrebbero escludere la realizzazione di un motore di produzione propria nel 2026. Resta da capire quale sia la matrice di questa decisione: i casi sono due. O si cercherà un qualcosa di meglio o non c’è ancora chiarezza nel progetto tecnico. Difficile, comunque che Alpine si possa disimpegnare dalla F1. In questa ottica l’arrivo di Briatore come consigliere esecutivo, una sorta di Helmut Marko, sbloccherà più di qualche trattativa. Carlos ha detto a Barcellona che spera di conoscere presto il proprio futuro. Dopo un impegnativo e in chiaroscuro Gran Premio di casa, può essere un buon momento per riflettere e prendere una decisione.

Pasquale Luigi Pellicone

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