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Sergio Ramos è una leggenda del calcio spagnolo

Uno Spagna-Isole Far Oer destinato a cambiare la storia: un po’ suggestivo e difficile da interpretare come messaggio, ma la partita avrà un forte valore simbolico per tutto il calcio spagnolo. Innanzitutto perché si gioca a Gijón, la casa di Luis Enrique, forse il miglior omaggio per far forza a un uomo che ha subito uno dei peggiori drammi immaginabili. Sul piano calcistico invece sarà per sempre la giornata di Sergio Ramos, pronto a entrare nella leggenda come il calciatore con più presenze nella storia della Spagna.

La partita contro le Far Oer lo porterà al primo posto all-time in compagnia di un caro vecchio compagno di squadra come Iker Casillas. 167 volte in campo con quella maglia per una striscia destinata ad allungarsi e a diventare il vero riferimento per la storia di una delle nazionali più vincenti del nuovo millennio.

E Sergio Ramos c’è sempre stato in quest’epoca storica del calcio spagnolo, presente e decisivo già da prima che cominciasse il ciclo dei tre tornei consecutivi vinti. In nazionale non porta il 4 con cui è diventato grande al Real Madrid, ma quel 15 che oltre a essere stato il suo primo numero in nazionale, fu anche quello che consigliò di prendere al suo amico Antonio Puerta che lo vestì nella sua unica presenza con la Spagna prima della sua tragica scomparsa.

Ramos oltre alle presenze ci ha messo anche i gol: tanti, importanti e anche simbolici. Come quello segnato alla Danimarca nel 2007, quando sembrava che la Spagna di Aragonés non riuscisse a qualificarsi a Euro 2008 e invece trovò a Copenaghen una vittoria che cambiò per sempre la storia di quella nazionale. Si dice che il Tiki-Taka sia nato in quel giorno, con quel gol di Sergio Ramos che raddrizzò il cammino della Roja verso il torneo in Svizzera e Austria concluso con la finale del Prater vinta con la Germania.

I gol, vera arma in più del prototipo del difensore eclettico. Oltre a interpretare in maniera splendida il ruolo di centrale e di terzino destro, complice anche l’aver condiviso il reparto con gli altri fenomeni contemporanei della difesa spagnola come Puyol e l’amico-nemico Piqué, Ramos è il difensore-goleador per eccellenza e continua a esserlo. Infatti oltre al record di presenze di Casillas punta anche a quello di gol di Daniel Alberto Passarella, che con le sue 22 reti con l’Argentina è il miglior difensore marcatore della storia delle nazionali.

Ne manca uno solo a Sergio Ramos per entrare nella leggenda anche sul piano statistico dei gol. E a guardare il suo trend il sorpasso potrebbe arrivare anche a breve: nel post Mondiale è il calciatore spagnolo ad aver segnato di più (8 gol), con solo due partite (in trasferta contro Inghilterra e Malta) senza trovare la via della rete. Complice anche la sua freddezza dal dischetto, dove in carriera con la maglia Roja ha trovato 10 gol su 12 tentativi senza mai sbagliare negli ultimi sette.

Sergio Ramos la leggenda, a un passo dal diventare il migliore di tutti. Il più presente della storia della Spagna, il più prolifico della storia dei difensori.

 

 

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Simone Gamberini

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