Superligaen, la situazione al termine della regular season

In Superligaen si è conclusa oggi la stagione regolare, secondo la riforma del calcio danese introdotta l’anno scorso. Le quattordici squadre del campionato si sono incontrate due volte, ed entreranno ora a far parte di 3 mini-leghe di fine stagione, utili a stabilire gli esiti della Superligaen 2018. Le prime sei classificate si giocheranno il titolo con 10 partite a testa: 30 punti in palio sono davvero tanti, e sia la corsa al titolo che quella per un posto europeo saranno caldissime. Le otto squadre rimanenti sono state divise in due gironi da quattro, dai quali quattro club saranno salvi, e quattro rischieranno la retrocessione, fino ad arrivare alle due compagini che lasceranno la Superligaen. Ma andiamo per ordine, ed analizziamo ora la situazione nel girone d’élite del campionato.

FC Midtjylland e Brondby hanno dominato il campionato, collezionando la bellezza di 60 punti a testa in 26 partite, con una media di 2.3 punti a partita. Saranno questi due club a giocarsi il titolo di Campione di Danimarca 2018, un risultato che i tifosi di entrambe le squadre si aspettavano da tempo, in virtù degli investimenti fatti nelle scorse stagioni. La conferma del tandem offensivo Pukki-Mukhtar ha consentito ai ragazzi dell’ovest della capitale di eccellere, supportati da una difesa finalmente solida. Il Midtjylland ha invece fatto affidamento all’unione di squadra, dimostrandosi spesso e volentieri un fortino soprattutto nei match casalinghi. Alexander Sorloth, andato al Crystal Palace nel mercato di gennaio, ha messo a segno 10 reti con la maglia della squadra dello Jutland, mentre i partner offensivi Onuachu e Dal Hende hanno all’attivo 18 reti in due. Più staccato il Nordsjaelland, che dovrà difendere il terzo posto utile per qualificarsi ai preliminari di Europa League, ma dovrà farlo senza Marcondes, uomo chiave nella prima parte di stagione. Con lui, il Nordsjaelland vantava la posizione di capolista, salvo poi avere un crollo dal momento della sua cessione. Ad approfittarne potrebbe essere l’FC Copenaghen, club protagonista di una stagione ben al di sotto delle aspettative. L’abisso nella differenza di fatturato con le altre squadre danese presuppone un dominio duraturo da parte dei Loverne, che non sono tuttavia riusciti a confermarsi dopo le pesanti cessioni di Delaney, Zanka, Augustinsson e Cornelius. La conferma nel calcio europeo è fondamentale, ed è per questa ragione che gli uomini di Solbakken accelereranno fino al termine della stagione, sfruttando qualche svarione del Nordsjaelland, ora a +6. Aalborg e Horsens mettono in tasca una stagione più che tranquilla, e concludono in verità qui il loro lavoro in questa Superligaen: restare lontano dall’ombra della retrocessione è un risultato che aggrada entrambi i club.

Il primo girone di retrocessione presenta un Helsingor in forte difficoltà, con solo 20 punti all’attivo. La squadra della piccola cittadina shakespeariana a nord di Copenaghen è la principale candidata alla retrocessione, ma farà sicuramente tesoro di questa esperienza. In seconda divisione ci sono club ben più blasonati del piccolo Helsingor, che dovrà lottare per riconfermarsi, in questa o nella prossima stagione. Nel suo girone la compagine più sicura sembra essere l’Hobro, squadra che ha perso contatto dalle prime posizioni della classifica dopo un grande avvio di stagione. Il margine sembra dare sicurezza a questo club, che tuttavia ha gettato alle ortiche una possibilità di passare una primavera del tutto tranquilla. Due altre squadre, più blasonate, rischiano tuttavia di scivolare in seconda divisione: AGF (Aarhus) e Silkeborg: le loro due rose sembrano tuttavia superiori ad altri schieramenti, e non dovrebbero correre pericoli.

E’ nel secondo girone dove appaiono due delle squadre più quotate alla retrocessione. Il Randers in particolare non si è dimostrato al livello del campionato di quest’anno, collezionando gli stessi punti dei novellini dell’Helsingor. Ora la squadra rischia davvero tanto, e servirà un gran lavoro per evitare il peggio. L’altra candidata alla seconda divisione è sorprendentemente il Lyngby: il club ha sfiorato il fallimento, e ha dovuto vendere i loro migliori giocatori per sopravvivere. In questo articolo abbiamo parlato della trattativa con un brand cinese, che tuttavia non si è ancora conclusa. Il progetto potrebbe essere valido per il futuro, ma i problemi del presente non fanno di certo dormire sonni tranquilli ai tifosi… SonderjyskE e OB invece, nonostante il loro organico non sia tra i migliori del calcio scandinavo, sembrano vivere una situazione di classifica piuttosto tranquilla, nonostante siano finite nel girone della retrocessione. Entrambe sono riuscite a sfruttare l’inferiorità delle poche altre squadre a loro sottostanti, guadagnando punti preziosi negli scontri diretti.

Chi sarà coronato Campione di Danimarca? E quali club popoleranno il prossimo europeo nella prossima stagione? Restate sintonizzati su Footbola per scoprirlo.

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