Tudor, allarme: la Juventus non sa più vincere

Igor Tudor allenatore della Juventus

Igor Tudor allenatore della Juventus Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Ottobre 6, 2025

La Juventus esce ancora una volta dal campo con un pareggio, il terzo consecutivo in campionato e il quinto complessivo tra tutte le competizioni. Contro il Milan, allo Stadium, è arrivato uno 0-0 che lascia l’amaro in bocca e alimenta i dubbi sulla reale crescita della squadra di Igor Tudor.

Tudor, allarme: la Juventus non sa più vincere

I bianconeri restano imbattuti, ma il dato più preoccupante è l’incapacità di trasformare la solidità difensiva in punti pesanti. La Juventus, senza troppi giri di parole, non sa più vincere. Il Milan ha creato più occasioni nitide, fallendo anche un rigore e sprecando almeno tre palle gol clamorose con Gimenez e Leao. La Juventus ha risposto solo a sprazzi, con le opportunità di Gatti e David, ma è apparsa ancora una volta priva di lucidità e di idee negli ultimi trenta metri. È una squadra che si difende bene ma che fatica tremendamente a costruire gioco e a trovare soluzioni negli ultimi sedici metri. I numeri iniziano a raccontare una realtà scomoda: la Juventus non riesce più a vincere le partite che dovrebbe.

Scelte discutibili: centrocampo in crisi e attacco sterile

Le difficoltà dei bianconeri affondano le radici in scelte che non hanno portato i frutti sperati. La Juventus crea pochissimo, nonostante un parco attaccanti di assoluto livello. Giocatori come Jonathan David, Openda e persino Kenan Yildiz appaiono in evidente involuzione. Il tecnico croato ha provato diverse soluzioni: dal tridente leggero al doppio centravanti, ma senza trovare l’equilibrio tra le sue idee di calcio e le caratteristiche dei singoli. In particolare, il centrocampo continua a essere il punto debole: Koopmeiners è altalenante, mentre Conceição è spesso costretto ad abbassarsi perdendo efficacia in fase offensiva. Tudor, nel post-partita, ha rimandato ancora la decisione definitiva sul modulo e sulle due punte, ma il tempo comincia a stringere.

Prospettive e rischi: il déjà-vu della scorsa stagione

A tre punti dalla vetta, la posizione di classifica invita all’ottimismo ma la realtà racconta altro: continuando a pareggiare, la Juventus rischia di ripetere lo stesso film della scorsa stagione, quando i bianconeri persero terreno non per le sconfitte, ma per la sterilità offensiva e la mancanza di continuità nei risultati pieni. L’impressione è che la squadra si sia impantanata e i fischi dello Stadium al termine del match sono un segnale inequivocabile: l’ambiente è stanco, e la pazienza potrebbe esaurirsi presto. Tudor dovrà trovare rapidamente la chiave per sbloccare un gruppo che sembra prigioniero. La Juventus di oggi è solida ma prevedibile. Senza una svolta netta nel gioco e nella mentalità, i bianconeri rischiano di vivere un’altra stagione di rimpianti.

 

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