Il pareggio di Bergamo tra Atalanta e Milan (1-1) lascia l’amaro in bocca a entrambe le squadre. Da un lato, la formazione di Juric conferma la propria imbattibilità ma continua a soffrire di una vera e propria “pareggite”: è il settimo pareggio stagionale, il quinto consecutivo. Dall’altra il Milan scivola a – 3 dalla vetta della classifica.
Un pareggio che serve a poco
Il Milan di Allegri spreca una nuova occasione per restare agganciato alla vetta e scivola a -3 dal Napoli, capolista provvisoria. La capacità dei rossoneri di reggere il passo delle prime della classe in un campionato che si sta facendo sempre più competitivo appare evidente. L’impressione è che il progetto rossonero sia ancora in fase di costruzione e non ci sia ancora quella forza necessaria per affrontare un calendario fitto e impegnativo. Il pareggio mantiene intatta la striscia positiva del Diavolo, ma alimenta interrogativi sulla reale consistenza di una squadra che, sebbene debba giocare solo in campionato, non abbia una rosa sufficientemente competitiva per reggere il passo di chi è chiamato a un campionato di vertice.
Milan, coperta corta: Allegri tra infortuni e attacco spuntato
Il tecnico Massimiliano Allegri deve fare i conti con una rosa ridotta all’osso. Le assenze di Rabiot e Pulisic hanno tolto equilibrio e qualità, mentre Leao, frenato da un fastidio all’anca, non ha inciso ed è stato sostituito all’intervallo. Il portoghese non riesce a trovare continuità di rendimento e la sua forma altalenante pesa come un macigno su un reparto offensivo già povero di alternative. Il Milan ha affrontato le ultime tre partite con una media di cinque giocatori in meno rispetto agli avversari, una statistica che fotografa la difficoltà del momento. Allegri ha provato a ruotare gli uomini, ma anche Gimenez, unica vera prima punta a disposizione, non riesce a sbloccarsi.

Immagine | Ansa
Sosta e mercato: la dirigenza prepara le mosse di gennaio
Lo stesso Allegri, nel post-partita, ha provato a trasmettere ottimismo, ma il tecnico appare ben consapevole che non basterà il recupero degli infortunati per risolvere i problemi strutturali della squadra. La dirigenza rossonera, infatti, sta già pianificando le mosse per il mercato di gennaio, dove le priorità saranno chiare: un difensore esperto per rinforzare un reparto spesso in emergenza e un attaccante affidabile per dare respiro a un Gimenez finora deludente. Il Milan resta comunque in corsa per i primi posti, ma serve una svolta.. Se la società saprà intervenire con intelligenza sul mercato, la squadra potrà competere per lo scudetto, altrimenti rischia un’altra stagione di rincorse e rimpianti.
