La Juventus di Spalletti: come gioca e chi rischia il posto

Luciano Spalletti Juventus

Luciano Spalletti Juventus Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Novembre 1, 2025

L’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus apre una fase completamente nuova per il club bianconero. Il tecnico toscano, reduce dall’esperienza in Nazionale, è pronto a riportare il gioco propositivo che da anni manca alla Vecchia Signora. Il suo marchio di fabbrica, il 4-2-3-1 fluido e offensivo, potrebbe diventare la chiave per esaltare le qualità di una rosa costruita con caratteristiche ibride, a metà tra potenza fisica e talento tecnico.

Spalletti e la nuova Juventus: idee chiare e rivoluzione tattica

Spalletti punterà sul controllo del possesso e sulla capacità di gestire i ritmi della gara, cercando di alzare il baricentro e costringere gli avversari a difendersi bassi. In fase di costruzione, la Juve cercherà di sfruttare l’ampiezza degli esterni e la versatilità dei suoi centrocampisti, con una circolazione rapida e continua. Non mancheranno le rotazioni tattiche: Cambiaso, ad esempio, potrà trasformarsi in quinto di centrocampo nei momenti di pressione, mentre Joao Mario darà spinta sulla corsia opposta, interpretando il ruolo con dinamismo. L’obiettivo di Spalletti è restituire alla Juventus identità e dominio territoriale, caratteristiche che hanno reso le sue squadre sempre riconoscibili.

Possibile formazione titolare: equilibrio e duttilità

Chi giocherà? Di Gregorio è reduce da una stagione convincente, anche se Perin resta una garanzia. In difesa Kalulu accanto a Gatti, con Kelly alternativa naturale per completare la coppia. Sugli esterni, Spalletti sembra intenzionato a puntare su Joao Mario a destra e Cambiaso a sinistra, due interpreti moderni e funzionali al suo calcio di possesso e ricerca di profondità anche attaccando sugli esterni. A centrocampo c’è l’incognita di Locatelli, considerato che Spalletti vede Koopmeiners in mezzo al campo e McKennie ha muscoli e corsa ideali per il tecnico toscano. Khéphren Thuram, con la sua fisicità può garantire copertura e inserimenti e completare con Yildiz, e Conceiçao, il trio alle spalle di Dusan Vlahovic, centravanti e regista offensivo.

Chi rischia il posto: esclusi eccellenti e nuovi equilibri

Manuel Locatelli Juventus
Manuel Locatelli Juventus
Immagine | Ansa

Il nuovo assetto tattico di Spalletti rischia di ridisegnare le gerarchie interne alla Juventus. Tra i possibili sacrificati spiccano nomi importanti come Lois Openda e Jonathan David, giocatori di alto livello ma ancora da integrare in un sistema molto specifico. Discorso a parte per Zhegrova, che potrebbe diventare un’arma tattica dalla panchina, mentre il giovane Adzic appare destinato a un ruolo marginale. Spalletti, però, ha sempre dimostrato di saper valorizzare chi lavora con dedizione: chi saprà adattarsi ai nuovi ritmi e interpretare il gioco con intensità potrà ritagliarsi spazio. La nuova Juventus nasce così, tra certezze tattiche e qualche illustre esclusione, con un obiettivo chiaro: tornare protagonista in Italia e in Europa.

 

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