La Juventus dell’Allianz Stadium è, in fin dei conti, la migliore versione dell’autunno bianconero. Nonostante il terzo pareggio in quattro partite, la squadra di Spalletti ha mostrato segnali di crescita evidenti e un atteggiamento finalmente riconoscibile.
Spalletti, il pareggio che vale più del risultato
I bianconeri restano momentaneamente ai limiti della zona playoff, con il girone iniziale di Champions ormai a metà strada, ma la prestazione contro lo Sporting ha lasciato in eredità indicazioni incoraggianti. Se è vero che il margine d’errore in Europa è ormai ridotto al minimo e che la Signora i suoi jolly europei li ha già finiti è altrettanto innegabile che, rispetto alla gestione precedente, la squadra ha ritrovato ordine, intensità e fiducia. Più che il risultato, contano i segnali dentro la partita: la compattezza difensiva, il pressing alto e la volontà di restare in controllo fino al novantesimo. È questa la nuova impronta che Spalletti sta dando a un gruppo in cerca di identità, che finalmente appare consapevole dei propri mezzi e disposto a lottare su ogni pallone.
Serenità e fiducia alla Juventus
Dopo settimane di incertezza e tensioni, Luciano Spalletti ha riportato serenità e saputo rimettere al centro il gruppo. È bastato poco per riconoscere la sua impronta: Spalletti ha ridato ruolo e responsabilità a giocatori e riportato l’attenzione sul lavoro quotidiano. La sua Juventus non è ancora spettacolare, ma è tornata solida, concreta e capace di reagire. «Non esistono miracoli, solo lavoro e fiducia», ha ripetuto il tecnico toscano, e il messaggio sembra essere stato recepito.
Alla Juventus mancava da tempo una figura capace di trasmettere equilibrio e autorevolezza. Spalletti, con la sua esperienza e la calma dei leader veri, sta costruendo un ambiente più stabile, dove anche gli errori servono a crescere. Una ritrovata tranquillità può valere quanto una vittoria.
Prospettive: la rinascita
Con metà girone ancora da giocare e un campionato tutto da scrivere, la Juventus di Spalletti ha davanti a sé margini di miglioramento concreti. Il tecnico toscano, tra i più preparati e moderni del panorama europeo, ha già dimostrato in carriera di saper trasformare i progetti in successi. Alla Juve potrebbe riuscire in un’impresa analoga, sfruttando il mix tra giovani in crescita e senatori ritrovati. Se il percorso di crescita continuerà con questa costanza, la Juventus potrà tornare presto protagonista in Italia e in Europa. Perché, al di là del tabellone e del risultato, questa Juve ha finalmente ritrovato se stessa e con Spalletti al comando, il futuro può tornare a tingersi di bianconero. La mentalità è tornata, la fame pure: ora mancano solo i punti.
