Atalanta, dall’Arabia forti pressioni su Retegui: la risposta della Dea

Assalto dall'Arabia all'Atalanta per Retegui

Assalto dall'Arabia all'Atalanta per Retegui | Instagram @mateoretegui - Footbola

Federico Liberi

Luglio 8, 2025

L’Al-Qadsiah non molla Retegui, e l’Atalanta si trova ormai sotto assedio: ecco l’ultima offerta per il capocannoniere della Serie A

La trattativa che infiamma il mercato estivo di Serie A vede protagonista l’Atalanta e il suo bomber di punta, Mateo Retegui, corteggiato con insistenza dal club saudita Al-Qadsiah. Dopo un’offerta iniziale da 40 milioni di euro respinta, la società di Khobar ha rilanciato con una proposta da 53 milioni – bonus inclusi – avvicinandosi così alla richiesta nerazzurra di 60 milioni. Cosa ha risposto la Dea?

L’assalto saudita a Retegui: numeri e motivazioni

Quando si parla di Mateo Retegui, non si può fare a meno di sottolineare la sua crescita esponenziale con la maglia atalantina. Dal suo arrivo nell’estate 2024, il centravanti italo-argentino ha trasformato il suo rendimento, passando da una buona stagione al Genoa a diventare capocannoniere della Serie A con 25 reti in 35 presenze.

Un salto di qualità che ha fatto drizzare le antenne a club ricchi e ambiziosi come l’Al-Qadsiah, che punta a sfruttare il momento per assicurarsi un giocatore di altissimo livello. Il club saudita, sostenuto da fondi milionari, ha messo sul piatto un contratto faraonico da 15 milioni netti a stagione per strapparlo alla Serie A, ma l’Atalanta sembra intenzionata a non cedere facilmente: anche a questa offerta, i nerazzurri hanno detto no.

Le alternative dell’Atalanta sul mercato

Nel caso in cui la Dea decidesse di accettare l’offerta dell’Al-Qadsiah, la società bergamasca ha già messo in moto il piano B. Due nomi caldi emergono sul taccuino del direttore sportivo nerazzurro: Lorenzo Lucca, giovane attaccante dell’Udinese nel mirino anche del Napoli, e Giacomo Raspadori, talento ambito da tempo che cerca maggiore spazio.

Il pressing dell’Al-Qadsiah su Retegui è la cartina di tornasole di un mercato sempre più influenzato dai fondi arabi, pronti a spendere cifre folli per accaparrarsi i migliori talenti europei. Ma l’Atalanta, squadra che ha fatto della programmazione e dello scouting un modello, sembra voler resistere all’assalto, almeno per ora. Resta da vedere se il richiamo economico e l’offerta di un contratto da sogno basteranno a convincere un giocatore che, tra campionato italiano e Nazionale, ha dimostrato di saper trasformare ogni sfida in un’occasione per rinascere.