Atalanta, la Dea delle plusvalenze: 500 milioni di euro

Mateo Retegui Atalanta

Mateo Retegui Atalanta Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Luglio 10, 2025

Atalanta, addio a Mateo Retegui dopo un anno insieme. Il centravanti italo argentino, capocannoniere in questa stagione, è pronto a lasciare la Dea e la serie A. Il suo futuro è in Arabia Saudita, all’Al Qadsiah, club che ha proposto un’offerta davvero difficile da rifiutare. 65 milioni di euro al club, 20 milioni al calciatore.

Retegui, i numeri impressionati dell’affare

Mateo Retegui e la Dea si separano dopo appena 12 mesi: un vero affare per i nerazzurri che di questi tempi, dopo l’infortunio occorso a Scamacca, avevano immediatamente trovato la soluzione e  versato al Genoa una cifra comunque importante: staccato, sull’unghia, un assegno da 22 milioni più 3 di bonus al Genoa per il cartellino. Soldi evidentemente ben spesi. È stata sufficiente una stagione per triplicare il valore e il prezzo del calciatore che accetta la soluzione oggettivamente migliore per tutti. Difficile, quasi impossibile che si riproponga una situazione del genere, anche se a Bergamo non è certo la prima volta che l’Atalanta riesce a realizzare una plusvalenza da guinness dei primati.

Atalanta, un club che compra bene e vende meglio

L’Atalanta si conferma un club che compra bene e vende meglio. L’operazione legata alla cessione di Mateo  Retegui ricorda da vicino quella di qualche anno fa che vide protagonista Rasmus Hojlund. L’attaccante danese, talento scoperto e valorizzato da Gasperini è stato venduto a peso d’oro al Manchester United. Il club inglese ha speso 77,8 milioni di euro pur di averlo e poi tutto sommato pentirsene, considerato che il calciatore è tutt’altro che inamovibile e potrebbe tornare in Italia a prezzo di saldo. Cessione importante in Premier anche quella di Cristian Romero: il centrale ha lasciato Bergamo in cambio di un assegno ricchissimo, versato dal Tottenham: gli Spurs hanno versato nelle casse dei Percassi 52 milioni di euro.

Le altre cessioni eccellenti: mezzo miliardo di euro di plusvalenze

Stupisce chi si stupisce delle capacità di un club capace come pochi di fare calcio e realizzare, negli anni, 500 milioni di euro di plusvalenze. Per rendere meglio l’idea, mezzo miliardo di euro. Le ultime cessioni, in ordine di importanza e di incassi si legano a quelle di Koopmeiners, ceduto alla Juventus per 54 milioni di euro, ma anche l’addio a Kulusevski ha prodotto 39 milioni. Tornando indietro nel tempo, spiccano anche la cessione di Gosens ha generato 24 milioni di euro, quella di Amad Diallo allo United (che ha una certa costanza nello strapagare calciatori) 21. Anche le cessioni di Conti, Gagliardini (20 milioni a testa) e Kessie e Castagne (17 ciascuno) hanno contribuito a creare un tesoretto.