Gli anni ’10 delle nazionali: il 2018, Mbappè entra nel mito

I grandi campioni si sa che non hanno età e riescono ad andare ben oltre quello che gli altri possono solo immaginare. Kylian Mbappè è stato un predestinato fin da giovanissimo quando a soli diciotto anni venne lanciato nella mischia in Champions League e divenne l’uomo in più per l’inatteso approdo del Monaco in semifinale. In estate venne acquistato dal Paris Saint Germain per la cifra incredibile di centottanta milioni di euro. In molti pensavano che una spesa del genere per un giocatore così giovane fosse un azzardo eccessivo, ma il campione originario del Camerun fece capire come quei soldi li valesse tutti. La prima annata nella Capitale portò alla vittoria del suo secondo titolo francese facendolo diventare così un titolare dei Bleu di Dider Deschamps per il Mondiale in Russia.
Nel 4-3-3 dei Galletti veniva utilizzato come esterno di destra nel tridente ma lui e Griezmann sull’altra fascia avevano la possibilità di sfruttare gli ampi spazi che riusciva sempre a creare il centravanti Giroud. La prima rete al Mondiale arrivò già alla seconda partita quando decise la sfida con il Perù che qualificò i transalpini agli ottavi di finale con un turno d’anticipo. A Kazan si sarebbe giocata la sfida più bella di tutta la Coppa, la gara con l’Argentina. La partita finì con un pazzesco 4-3 con tantissimi cambi di gioco e ribaltamenti di fronte e Mbappè realizzò la decisiva doppietta che in quattro minuti stese l’Albiceleste. Sul 2-2 segnò due reti da campioni dimostrando grandissima velocità di esecuzione e trafisse per due volte Armani rendendo inutile il gol nel finale di Agüero. Nel Tatarstan era nata una stella dal sicuro avvenire perché prima di lui solo un altro giocatore non ancora ventenne era riuscito a segnare una doppietta in un Mondiale e il suo nome era Edson Arantetes do Nascimento, per tutti Pelé.

Mbappè quindi era già entrato per sempre nella storia del calcio, ma la sua fantastica estate non era certo finita lì. I Bleu passarono il turno contro Uruguay e Belgio prima di affrontare la Croazia in finale dove Kylian raggiunse un altro record di ‘O Rey. Un autogol di Mandžukić portò in vantaggio i ragazzi di Deschamps prima che Perišić pareggiasse la sfida con un gran sinistro. Un rigore di Griezmann riportò in vantaggio la Francia che nella ripresa si dimostrò ancora una volta squadra letale nelle accelerazioni. Pogba da fuori segnò il 3-1 e a mettere il sigillo finale fu ancora una volta il classe 1998 di Bondy. Solo Pelé aveva segnato in una finale non ancora da ventenne quando con la Svezia a Stoccolma firmò una storica doppietta. D’ora in avanti questo storico traguardo sarà da condividete tra la Perla Nera e Mbappè che è diventato ufficialmente una leggenda del calcio internazionale.
La vittoria del Mondiale da protagonista e assoluto trascinatore della Francia non solo non gli montò la testa ma fece sì che nella stagione successiva venne nominato come miglior giocatore della Ligue 1 e vinse il titolo di capocannoniere con addirittura trentatre gol in sole ventinove presenze. Il futuro è tutto dalla sua parte e il prossimo decennio lo vedrà probabilmente come grande protagonista ma Kylian Mbappè ha già messo per sempre la sua firma indelebile nella meravigliosa storia dei Mondiali.

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