Schmidt modella il suo Psv: sulla fascia sinistra c’è Philipp Max

Schmidt non ha perso tempo con il Psv e, appena preso possesso della rosa, ha iniziato subito a modellarla secondo le sue caratteristiche: la fascia sinistra è debole per il tecnico e per questo ha richiesto immediatamente un giocatore fisico, di spinta e che potesse regalare preziosi assist alla punta di riferimento. Non a caso la scelta è ricaduta su Philipp Max dell’Augsburg: il ragazzo è stato acquisto per una cifra intorno ai 10 mln per regalare all’allenatore un rinforzo in più per la sua idea di gioco.

PHILIPP MAX: FORZA, SPINTA E QUALCHE PECCA DIFENSIVA

Philipp Max nasce nel 1993 in Germania ed inizia a giocare a calcio nelle giovanili del Baldham, rappresentativa locale. Le sue caratteristiche non passano in osservato e successivamente indosserà le maglie del Monaco 1860 e Bayern di Monaco fino a giungere allo Schalke 04 che deciderà di farlo esordire in Bundesliga.

Nel 2014, 14 anni dopo il suo inizio nel calcio, il terzino venne chiamato per entrare sul manto erboso della prima divisione tedesca. In quell’annata furono solo 2 le presenze per lui ma, lo Schalke, nonostante avesse combattuto per averlo, decise di non puntare su di lui e lo mise sul mercato. Ad approfittarne fu il Karlsruher che stava costruendo una rosa in grado di poter accedere alla Bundesliga. Nella 2.Bundesliga veste, con frequenza, la maglia titolare con 22 presenze che permettono alla sua squadra di giungere terza per poter approfittare dei playoff promozione: purtroppo, lo spareggio con la terz’ultima di Bundesliga non ripaga gli sforzi della piccola formazione della serie cadetta che è costretta a dimenticare il sogno di un possibile salto di categoria.

Max però era stato notato dall’Augsburg che aveva apprezzato molto le sue doti da terzino di spinta: il ragazzo è mancino, ma sa calciare anche di destro. La sua corsa e la sua forza gli permettono facilmente di arrivare sul fondo e i suoi cross sono determinanti per gli attaccanti, soprattutto se bravi nel gioco aereo. Il piede è educato con fraseggi precisi e assist che devono essere solo spinti in rete. La vera pecca resta la fase difensiva con ripiegamenti, spesso, in ritardo e la fase aerea che non è proprio indicata per il giovane.

L’Augsburg preme per averlo e lo strappa con facilità nell’estate del 2015: da quel momento in poi, il terzino non lascierà mai la maglia da titolare con un impiego fisso e costante. Il primo anno tra i grandi viene pagato con un po’ di timore iniziale e qualche incertezza di troppo, ma dalla seconda stagione Max prese sempre più coraggio dimostrando tutto il suo potenziale e regalando una quantità enorme di assist per il reparto di attacco: giocando sempre più avanti ha iniziato a coltivare quel vizio del gol che per un terzino è un ulteriore valore aggiunto (8 nell’ultima stagione su 31 presenze). Dopo 5 anni, 145 partite di Bundesliga e 15 realizzazioni ecco la chiamata del Psv alla ricerca di un difensore che possa spostare gli equilibri con la sua forza e velocità.

Schmidt aveva già visto il ragazzo in Germania, mentre allenava il Leverkusen: nel suo 4-3-3 o in un possibile 3-4-3, Max può andare a ricoprire o il terzino sinistro o il laterlare sinistro di centrocampo: in entrambi i casi gli verrà chiesto di tenere alta la pressione, di non far avanzare il suo avversario e di colpire velocemente in contropiede grazie alla sua velocità, soprattutto nei primi 20 metri. I suoi assist saranno preziosi per Malen che potrà pensare più ad inserirsi al centro della difesa, invece che tornare indietro per creare gioco. Il tecnico tedesco ha le idee chiare su di lui e il ragazzo non vede l’ora di esplodere definitivamente sia in Europa che in Olanda.

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