Ben Arfa riparte dalla Spagna: è fatta col Valladolid

Dopo 212 giorni da svincolato, Ben Arfa è pronto a sposare la causa del Valladolid dopo 7 mesi di trattative mai decollate del tutto. Prima il Genoa, con Fiorentina e Sampdoria in sottofondo; poi una flebile voce in chiave atalantina prima delle visite mediche col Valladolid. Oggi è arrivata l’ufficializzazione  dell’ex Rennes in costante ricerca della sua dimensione definitiva.

Abbiamo tutti negli occhi la Coupe de France alzata al cielo col Rennes contro quel PSG che lo aveva messo fuori rosa dopo una manciata di presenze. Sembrava arrivato il lieto fine per un talento cristallino come pochi se ne sono visti, ma falcidiato prima dagli infortuni e poi da un carattere non facilissimo. A Nizza e a Rennes ha dimostrato tutto il suo valore in realtà ambiziose, ma non grandi a tal punto da farlo sparire dietro campioni più blasonati di lui.

Esteta del gesto tecnico, Ben Arfa accetta la corta di Ronaldo sposando il Valladolid sedicesimo e in cerca dell’uomo della salvezza. Una squadra a cui manca il numero dieci della svolta: l’uomo che olia i meccanismi offensivi, troppo schiavi di bomber poco prolifici come Unal e Sergi Guardiola (3 e 4 gol) e orfani del miglior Sandro Ramirez.

Nel 4-3-1-2 sperimentato da Sergio Gonzalez Soriano contro il Real Madrid, Ben Arfa sarebbe il perfetto trequartista in grado sia di puntare la porta che di servire i compagni con la consueta finezza. Il calendario, non eccessivamente complicato fino al mese di aprile, può permettere a Ben Arfa di affrontare avversari che lasciano qualche metro alle sue iniziative e ambientarsi presto.

A 32 anni, l’ex Newcastle è chiamato a farsi amare sin da subito in Liga per vedere rinnovato il contratto in scadenza 2020. Una vita da precario nonostante doti da fuoriclasse. L’occasione di farsi ammirare un’altra volta e farci maledire il giorno in cui il suo talento non è sbocciato definitivamente.

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