Eterno Cazorla, bene il Betis: la giornata di Liga

Dici Cazorla, dici leggenda. Soprattutto se si parla di Villarreal, il mito di Santi è qualcosa di tangibile in ogni momento, anche oggi nonostante la sua storia e soprattutto l’età. C’è il suo zampino pesante nella vittoria del Villarreal in casa del Getafe, tappa fondamentale per chiudere il discorso Europa League e tenere vivo il testa a testa col Siviglia che a oggi è l’unica volata Champions credibile di tutta la Liga.

Ha segnato due rigori su due al Coliséun Alfonso Pérez, arrivando a 8 su 8 in campionato per un totale di 9 su 10 con la maglia del Submarino Amarillo. Chiamata di sicurezza per un altro scontro diretto superato dai ragazzi di Calleja, che si sono concessi il lusso di prendere l’imbarcata dal Barcellona, ma poi non hanno sbagliato le altre gare e per questo sono vivissimi per la quarta posizione, oggi distante 3 punti con il Siviglia che deve ancora scendere in campo.

L’altra rete del’1-3 porta la firma di Rubén Peña, utile solo a chiudere il risultato e a legittimare qualora ce ne fosse ancora bisogno, che le alternative d questa squadra sono di primissimo piano, dato che lui è chiamato a sostituire il capitano della squadra, Mario Gaspar.

Non solo Villarreal, OK anche il Betis

Prima della serata di gala di Cazorla è sceso in campo il Betis, capace di farne 3 all’Osasuna che evidentemente dopo l’exploit del 2020 e senza veri obiettivi all’orizzonte ha deciso di tirare i remi in barca. Per il Betis vittoria fondamentale, non per qualche obiettivo di stagione che per sua sfortuna non c’è da un pezzo, ma per provare a lasciare dei segnali positivi in un anno totalmente da dimenticare.

Particolarmente emblematiche le reti di Guido Rodríguez e Carles Aleñá, due da cui era legittimo aspettarsi un impatto superiore e che invece hanno contribuito a lasciar stagnare la squadra in una mediocrità che la rosa a disposizione sembrerebbe non meritare, ma che invece l’andamento del campionato ha perfettamente giustificato.

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