La Catalogna contro Madrid ma non sono né sviluppi politici né un nuovo atto del Clásico. Gli ottavi di Copa del Rey propongono una sfida inedita in cui il piccolo Lleida Esportiu affronterà l’Atletico Madrid.
Questo modesto club catalano di terza divisione ha già scritto la pagina più bella della propria storia nel turno precedente quando ha eliminato la Real Sociedad. Una qualificazione insperata arrivata nel modo più incredibile: avevano perso la partita d’andata in casa per 1-0 e la trasferta all’Anoeta doveva essere solo una formalità, soprattutto dopo i 2 gol della Real nel primo tempo che costringevano il Club Lleida a segnare 3 reti in trasferta per superare il turno.
E in maniera incredibile è arrivata la rimonta: 2 gol nel primo quarto d’ora del secondo tempo e un finale impensabile. Il gol del 2-3 lo ha segnato un diciassettenne serbo-spagnolo che non aveva mai segnato in prima squadra figlio di una vecchia gloria del club. “Il mister mi ha detto di entrare e provare a metterla dentro e così ho fatto” ha detto nelle interviste a fine gara Bojan Radulovic che fino all’anno scorso era una promessa del settore giovanile e che ha già segnato il gol più importante della storia di questo club. Lui a Lleida ci è nato ma non ha rinnegato la sua famiglia e ha già giocato con le nazionali Under 18 e Under 19 della Serbia.
Il tempo dei miracoli però è probabilmente finito. Ora arriva l’Atletico Madrid, un avversario fuori portata che però può segnare con onore la fine di un grande cammino: la dirigenza sperava di abbandonare la coppa contro una grande del calcio spagnolo e così sarà. Poi la speranza di ripetere l’impresa dell’Anoeta rimarrà viva finché possibile ma da una squadra fallita e rifondata appena 6 anni fa che attualmente naviga a metà classifica in terza divisione difficilmente ci si può aspettare troppo in una sfida da 180 minuti contro un colosso come l’Atleti. Ma chissà che l’orgoglio catalano contro una delle principali squadre di Madrid non porti a un altra partita epica.
