Terza vittoria consecutiva per il Santos Laguna che ha ingranato subito la marcia giusta per provare a recitare un ruolo da protagonista in questo Clausura 2016: nel successo di questa notte ai danni del Queretaro (alla terza sconfitta in 4 partite) è spiccata la figura di Bryan Rabello, autore dei gol che hanno deciso l’incontro.
Il nuovo 4-4-2 dei Guerreros gli ha cucito addosso un nuovo ruolo da esterno mancino, molto più lontano dalla porta rispetto alle passate esperienze ma sicuramente più congeniale alla sua tecnica e alla sua capacità di tagliare il campo. Il gol del vantaggio è sintomo di grande senso della posizione mentre il bombazo dalla distanza che vale il raddoppio è una esplosione di tecnica e coordinazione.
Una carriera difficile quella di Rabello, sempre con la valigia in mano negli aeroporti di tutto il mondo alla ricerca di una squadra che potesse valorizzare le sue doti. In Europa ci hanno provato in tanti: il Siviglia, che lo ha strappato al Colo Colo ancor prima di esordire in prima squadra, il Deportivo La Coruña e il Leganes in Spagna e il Lucerna in Svizzera ma i risultati non sono mai stati realmente convincenti.
Rabello è arrivato al Santos Laguna nell’estate scorsa e in questo Clausura ha la chance di dimostrare a 22 anni di poter far finalmente esplodere le sue qualità tecniche in un campionato sempre più competitivo. L’Albiverde gioca un buon calcio e ha un progetto ambizioso e giovane per poter competere con le squadre che stanno mettendo spesso mano al poratfoglio come Monterrey e Club America.
Il feeling con i compagni argentini è arrivato sin da subito: la colonia ex Lanus formata da Marchesin, Izquierdoz e dal Pulpo Gonzalez è il cardine su cui si appoggia questa squadra e nel complesso costruito dal tecnico Zubeldia (argentino anch’egli) Rabello può travre l’habitat ideale per costruire una grande carriera.
L’ora della consacrazione è finalmente arrivata, ora Rabello deve continuare a trascinare il Santos Laguna per provare a sognare il titolo in Messico.
