
Nicolò Zaniolo, Immagine | Ansa
Nicolò Zaniolo, una scommessa costosa e persa su due ruote: Bergamo e Firenze. Il calciatore, in quella che doveva essere la notte più importante della stagione della Fiorentina, ha recitato, nel senso più pieno del termine, da attore non protagonista.
Il record di Zaniolo: nessun pallone toccato
Nella serata contro il Betis, dove era lecito pensare che un calciatore come Zaniolo spostasse gli equilibri, la prestazione è da record negativo. Palladino lo inserisce a 15’ dalla fine per cercare il guizzo, ma è ampiamente tradito dalla sua scelta. I numeri sono impietosi. Serviva il colpo del campione, ma Zaniolo gettato nella mischia, non solo non entra in partita. Non tocca neanche un pallone. Né per calciarlo in porta, né per scambiarlo con un compagno. Zero virgola zero. Impossibile fare di peggio. E per chiudere nel peggiore dei modi il cerchio, un duello aereo, anch’esso perso. Impalpabile. Non il modo migliore per cercare di far cambiare idea a chi lo vuole lontano da Firenze.
L’addio è un epilogo inevitabile
Dopo la sfida con il Betis, l’addio è un epilogo inevitabile. Anche perché Zaniolo ha solo 90’ da spendere ancora in maglia viola, complice l’ennesima ingenuità commessa a Roma, quando ha insultato l’arbitro Chiffi e rimediato due giornate di squalifica. Molto ottimistico pensare che dopo la pessima prestazione con il Betis, Palladino voglia concedergli ancora dei minuti contro l’Udinese. L’esperienza in maglia viola, in ogni caso, si concluderà al termine della sfida con i friulani: il feeling con il tecnico e l’ambiente non è mai scattato, (esattamente come a Bergamo), la bontà delle prestazioni, come quando indossava la maglia dell’Atalanta, si contano sulle dita di una mano. Non ci sono dunque le premesse per immaginare di restare in viola, né di tornare in nerazzurro.
Il flop: tre prestiti e un ritorno in Turchia
La partita con gli spagnoli rappresenta lo specchio di una stagione iniziata male e finita peggio. Zaniolo era tornato in Italia lo scorso anno all’Atalanta che sembrava l’ambiente ideale per rimetterlo in carreggiata, ma Gasperini, per sua stessa ammissione ha perso la scommessa. Via dopo sei mesi, destinazione Firenze. In Toscana, dodici presenze, cinque da titolare e nessun gol. Né a Bergamo né alla Viola sono scattate le condizioni per l’obbligo di riscatto. Alla “summa”, dunque, due flop, tre se si conta anche l’esperienza a Birmingham con l’Aston Villa, per tornare al punto di partenza, ovvero al Galatasaray dove l’idea, a quelle latitudini, è e resta di recuperare i 16,5 milioni di euro spesi nel 2023. Zaniolo non ha ancora trovato né un club che lo abbia rilanciato, né uno interessato. Il suo futuro è quanto mai nebuloso, l’unica certezza è che arriverà una nuova cessione o un prestito sperando che il 2025 sia l’anno del suo rilancio.