Huesca, i motivi della retrocessione

L’ultima giornata di Liga ha decretato il successo dell’Atletico Madrid e le tre retrocessioni; in Segunda División scendono Eibar, Valladolid e Huesca. I ragazzi di Rojo Martin tornano nel campionato cadetto a distanza di un anno dalla promozione; per il club era la seconda storica partecipazione tra i grandi senza mai a riuscire a raggiungere l’obiettivo della salvezza. Sandro Ramirez e compagni, però, hanno avuto il merito di provarci fino alla fine dimostrando un carattere e una voglia che, forse, avrebbero meritato un finale migliore. L’Huesca lascia la Liga ma non è tutto da buttare; andiamo a vedere le note positive di una squadra tornata in Segunda dopo una sola stagione.

Huesca, dai terzini alle prestazioni di Rafa Mir

Chi non seguirà la squadra in Segunda sono, senza ombra di dubbio, Galan e Maffeo; i due terzini, infatti, sono stati una delle poche note positive del club. Due gol e sei assist per questa coppia di giocatori che ha provato fino alla fine a trascinare la squadra. Entrambi dotati di ottima corsa hanno dimostrato senso della posizione, discrete qualità tecniche ma soprattutto la capacità di attaccare gli spazi, caratteristica che hanno provato a sfruttare nonostante un contorno di squadra non eccellente. Hanno tutte le carte per essere uomini mercato con Maffeo pronto a rientrare allo Stoccarda ma il cui futuro è ancora tutto da scrivere. Altro giocatore che non può rimproverarsi nulla è Rafa Mir, capocannoniere dell’Huesca con tredici gol. L’attaccante, cresciuto tantissimo in questa stagione, è stato l’uomo in più di una squadra che ha provato ad appoggiarsi al suo numero nove per raggiungere la salvezza. Ora, il classe 1997, tornerà al Wolverhampton (club proprietario del cartellino) con la consapevolezza di poter fare il titolare di un club di media classifica. L’Huesca è retrocesso ma ha lasciato giocatori interessanti che possono sviluppare al meglio la loro carriera e questo, per il club, è comunque un punto di orgoglio.

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