La sconfitta nell’andata degli ottavi di finale di Champions League, contro il Chelsea, conferma il momento negativo dell’Atletico Madrid; una vittoria nelle ultime quatto partite di Liga, la distanza dal Real ridotta a tre punti e una qualificazione ai quarti compromessa dopo i primi novanta minuti. Situazione non semplice per i ragazzi di Simeone che rischiano di rovinare quanto di buono costruito fino ad un mese fa; sono tanti i motivi per spiegare le difficoltà di una squadra non più brillante ma con l’obbligo di rialzarsi il prima possibile. Siamo in un periodo in cui ogni passo falso rischia di pesare il doppio.
Atletico Madrid, quattro fattori per capire il momento
Partiamo da una fisiologica stanchezza; l’Atletico Madrid ha premuto un piede sull’acceleratore per costruirsi un vantaggio importante su Real Madrid e Barcellona. Nel momento in cui la squadra ha avuto una flessione sono venuti meno i risultati; l’impressione è che i Colchoneros non riescano a vincere giocando sotto ritmo e questo, in una stagione fitta di impegni, può essere un problema grande. Tra le difficoltà non possiamo non citare Suarez; l’attaccante uruguaiano, da quando è sbarcato al Wanda Metropolitano, ha completamente cambiato il volto dell’Atletico. Anche lui, però, sta attraversando un periodo non felicissimo e le zero reti realizzate nelle ultime tre partite disputate pesano tantissimo sui risultati della squadra. Arriviamo al compagno di reparto di Suarez, João Félix; il talento portoghese, tornato da poco dopo la positività al covid, sta cercando di recuperar il prima possibile la migliore condizione. In ultimo, ma non meno importante, l’assenza dei due esterni Carrasco e Trippier; i due rappresentano una fonte di gioco importante per la squadra e la loro assenza si fa sentire.
L’Atletico Madrid, però, non può permettersi di perdere altro tempo; le prossime partite contro Villarreal, Real, Bilbao, Getafe e Chelsea decideranno la stagione dei Colchoneros obbligati a ritrovare condizione fisica e soprattutto risultati o si rischia di gettare al vento non tanto la Champions quanto una Liga dominata praticamente fino al doppio confronto con il Levante.