Leverkusen, che fosse veramente l’anno buono?

La squadra che ha sorpreso più di tutte per qualità del gioco espresso in questo avvio di Bundesliga è stata il Bayer Leverkusen. Gerardo Seoane ha impattato al meglio con il calcio tedesco e la squadra sembra seguirlo in tutto e per tutto. I 7 punti nelle prime tre gare rappresentano un ottimo bottino per provare ad assaltare l’Europa che conta. L’ingresso in Champions League manca ormai da diverso tempo e sembra incredibile a guardare la rosa.

Bayer Leverkusen, una rosa di ottimo livello

Oltre a Patrick Schick, capocannoniere degli scorsi europei e già a 2 centri in Bundesliga, la formazione può contare su elementi di ottimo livello. Su tutti Moussa Diaby. L’ex prospetto del PSG è ormai una stella affermata e da lui passerà buona parte del successo stagionale. Il reparto offensivo può anche contare su due talenti scintillanti come Paulinho, classe 2000 brasiliano, e Florian Wirtz, 2003 con già un gol e 2 assist in 35 minuti giocati.

Demirbay e Amiri sono il collante perfetto tra l’attacco e il centrocampo. Quello mediano è un reparto molto stabile composto dal solito Aranguiz, ormai certezza assoluta, e dall’estro dell’argentino Palacios. A rinforzare le linee è arrivato anche uno dei protagonisti della cavalcata dell’Union dello scorso anno, Robert Andrich. Non va inoltre dimenticata la solita presenza di Baumgartlinger, molto sfortunato con gli infortuni ma comunque giocatore importante.

In difesa l’uomo in più è sicuramente Tapsoba, al momento ai box. Da quando è arrivato in Bundesliga è stato uno dei migliori centrali del campionato. Adesso gli è stato affiancato Kossounou, arrivato per oltre 20 milioni dal Club Brugge. Frimpong a destra e Bakker, appena arrivato dal PSG, a sinistra concludono la linea difensiva. Hradecky difende i pali della BayArena.

Con una rosa così è difficile capire perché il Leverkusen faccia tanta fatica ad entrare in Champions. O meglio, una spiegazione c’è ed è poco razionale e rientra nell’eterno ritorno del Neverkusen che, puntuale, si presenta ad ogni stagione. Quando tutto sembra andare per il meglio puntualmente il giocattolo si rompe ma quest’anno qualcosa potrebbe cambiare. La rosa non è mai stata così forte, neanche nell’ultimo anno di Havertz. Ora tocca a Seoane riportare questa squadra nell’Europa che conta e, perché no, farla sognare in grande.

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