Torna il calcio in Argentina: come funziona la Copa de la Liga Profesional

In Argentina è di nuovo tempo di calcio. Strano da sentirsi dire per un Paese che vive così intensamente questo sport, ma nessuna partita ufficiale si gioca dal marzo scorso. Allora fu la Copa de la Superliga, cominciata tra lo scetticismo generale e interrotta dopo non aver completato neanche una giornata. Stavolta si riparte con la Copa de la Liga Profesional, che di fatto ne è una parente stretta, ma va a sfruttare le pesanti novità arrivate dai vertici Afa per le modifiche delle partecipanti al campionato, con un’estensione di partecipanti fino a 24 squadre che rende tutto molto caotico e difficile da decifrare.

Come funziona la Copa de la Liga Profesional

Non si tratta di un vero e proprio campionato, quello comincerà più avanti nel calendario. Parliamo di una coppa che prevede una doppia fase a giorni e una finale per il titolo, ma che per essere compreso (e non per forza condiviso) ha bisogno di essere spiegato con calma. Lo scorso venerdì sono stati sorteggiati i gironi: quattro gruppi da sei squadre divisi secondo criteri specifici, che contrastano con quelli canonici. Le teste di serie infatti erano le squadre che hanno vinto più titoli nell’era professionistica del calcio argentino, mentre le altre fasce non sono state divise per meriti di classifica, ma secondo criteri geografici.

Un sistema che probabilmente non divide in maniera equa le forze in campo, ma che va accettato per quello che è. Ma entriamo nello specifico della competizione: in ognuno dei sei gironi, che si giocheranno in sfide di andata e ritorno, passeranno al turno successivo le prime due squadre, la cosiddetta Fase Campeón de Copa, un turno dove le due squadre si divideranno ancora in due gironi, questa volta da sei e con partite di sola andata. Al termine di questa seconda fase le due squadre vincitrici dei gironi si affronteranno in gara secca in campo neutro per determinare il campione della Copa de la Liga Profesional, che otterrà un posto per la Copa Libertadores 2021.

E chi esce al primo girone? C’è un futuro anche per le squadre che arriveranno dietro alla primissima fase. Invece della Fase Campeón de Copa, giocheranno la Fase Complementación de Copa, un torneo con le stesse regole del suo gemello, ma che mette in palio un posto per la Copa Sudamericana 2022. L’unica differenza è che per ottenere quel pass sarà necessario vincere oltre a questo torneo anche la finale secca in campo neutro contro la perdente della finale della Fase Campeón de Copa.

I dubbi sulle favorite

Stilare una lista delle favorite questa volta non è così semplice, perché le squadre più forti potrebbero avere un atteggiamento superficiale nei confronti del torneo. D’altronde club come Boca Juniors, River Plate e Racing, che il posto per la Copa Libertadores 2021 già l’hanno ottenuto grazie allo scorso campionato, avranno poco interesse a spendere troppe energie in un torneo che non è un campionato vero e proprio quando in contemporanea ci sarà la Copa Libertadores di quest’anno. Di fatto solo i primi due turni si giocheranno in settimane prive di impegni internazionali e finché loro saranno dentro sarà più logico vederle spendere le proprie forze in queste gare piuttosto che nella nuova competizione Afa. Questo potrebbe spalancare porte ad oustsider o a vecchi ritorni, vedi il San Lorenzo, ma fare pronostici in Sudamerica è sempre troppo complicato, soprattutto in situazioni così di difficile lettura. Per questo forse occorre anche accettare la realtà e prenderla per quello che è, visto che per rivedere una partita ufficiale in Argentina sono dovuti passare sette mesi, e già potersi godere un nuovo inizio è qualcosa di cui essere contenti.

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