Tutta un’altra Superliga: la rincorsa del San Lorenzo e i sogni delle altre inseguitrici

Una settimana fa la Superliga è stata stravolta. La sconfitta del Boca Juniors con il Racing e l’infortunio di Benedetto hanno reso vulnerabile la prima in classifica che ha perso anche contro il Rosario Central nella partita di questa notte. Quasi una maledizione il Canalla per il Boca: una squadra che non riesce a ritrovare la continuità di due anni fa ma che quando affronta gli xeneizes tira fuori sempre le migliori prestazioni. Forse per vendicare ancora quella finale di Cpa Argentina, forse perché stimolati dal blasone dell’avversario. Fatto sta che il Central quest’anno ha vinto sia in Copa Argentina che in Superliga contro il Boca e lo ha messo nei guai.

 

Perché la classifica che otto giorni fa sembrava morta si è riaccesa improvvisamente. Il San Lorenzo dopo il cambio di allenatore ha cominciato a vincere. L’1-0 contro l’Argentinos Juniors accorcia la classifica in maniera pesante: 6 punti recuperati in 2 giornate, solo 3 di distacco dalla vetta con ancora due giornate da giocare prima della pausa che il Boca vivrà come una sorta di timeout.

Dietro al San Lorenzo ci sono tutte le altre rivelazioni. L’Union con gli stessi punti ma con una partita in più, gli altri santafesini, il Colon a -4 assieme all’Huracan, forse la grande rivelazione di questa Superliga. Perché a Santa Fe spiragli di buon calcio si erano visti anche nello scorso campionato mentre il Globo un anno fa doveva preoccuparsi solo di non retrocedere.

Tutta un’altra Superliga dunque. La favorita in crisi seguita da un’altra grande in netta ripresa e dal gruppetto di sorprese. Manca all’appello il River, addirittura dodicesimo dopo la sconfitta di stanotte col Newell’s. Da dietro l’unica grande in corsa è l’Independiente che però ha la testa alla Copa Sudamericana e difficilmente riuscirà a replicare imprese come quella del Clásico di sabato vinto con le riserve.

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