
Champions League - Inter-Barcellona, l’arbitro polacco Szymon Marciniak | ANSA/DANIEL DAL ZENNARO - Footbola.it
Dopo la vittoria al cardiopalma e il conseguente passaggio del turno dell’Inter che vola in finale (la seconda in tre anni per i nerazzurri, ndr), il calciatore blaugrana Pedri, al termine della semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona, ha espresso forti critiche verso l’arbitro polacco Szymon Marciniak, chiedendo all’Uefa di avviare un’indagine. Il coro di proteste in casa Barça si è alzato unanime, dal tecnico Hansi Flick ai giocatori
Pedri, al termine della semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona, ha espresso forti critiche verso l’arbitro polacco Szymon Marciniak, chiedendo all’Uefa di avviare un’indagine. Il coro di proteste, dal tecnico Hansi Flick ai giocatori, sottolinea una serie di decisioni controverse da parte del direttore di gara.
Dopo la semifinale di ritorno di Champions League tra Inter e Barcellona, le polemiche si sono scatenate riguardo alla direzione di Szymon Marciniak. Il talentuoso arbitro polacco, già celebrato come il migliore al mondo nel 2022 e autore della finale del Mondiale, ha attirato le critiche dei catalani. “Non è la prima volta che ci succede con questo arbitro, l’Uefa dovrebbe indagare”, ha affermato con tono accorato Pedri, uno dei giovani talenti della squadra spagnola.
Le dichiarazioni di Pedri e dell’allenatore Flick sull’arbitraggio di Champions
“Non è la prima volta che ci succede con questo arbitro, l’Uefa dovrebbe indagare”. È stato durissimo, il calciatore blaugrana Pedri, al termine di Inter-Barcellona, semifinale di ritorno di Champions League disputata allo stadio Giuseppe Meazza e che ha visto uscire vincenti i nerazzurri che sono approdati in finale (la seconda in tre anni, ndr). Dall’allenatore Hansi Flick ai giocatori, nella notte di San Siro è un coro unico e unanime di proteste contro il direttore di gara Szymon Marciniak, arbitro polacco votato come migliore al mondo nel 2022 (diresse la finale del Mondiale) e nel 2023 (arbitrò la finale Champions City-Inter). “Quando c’era da prendere una decisione 50 e 50, ha scelto sempre l’Inter”, le parole del tecnico dei catalani.
Le critiche al direttore di gara nel post-partita della semifinale di Champions
Le lamentele di Pedri sono state amplificate da tutta la squadra, dal tecnico Hansi Flick ai giocatori, che hanno sentito, a detta loro, di non ricevere un trattamento equo durante la partita. Le decisioni contestate riguardano episodi chiave in cui Marciniak avrebbe scelto di penalizzare il Barcellona, mentre le decisioni a favore dell’Inter sembravano prevalere, sempre secondo i calciatori e lo staff del Barcellona. “Quando c’era da prendere una decisione 50 e 50, ha scelto sempre l’Inter”, ha dichiarato Flick, evidenziando una presunta mancanza di imparzialità.
Un contesto di crescente tensione
Questa situazione si inserisce in un contesto di crescente tensione tra le squadre europee, dove le decisioni arbitrali possono fare la differenza in competizioni così prestigiose. Il Barcellona, storicamente abituato a situazioni di alta pressione e a match decisivi, ha sempre avuto un occhio critico verso gli arbitri, specialmente in occasioni così importanti. Le parole di Pedri e Flick rappresentano non solo un malcontento personale, ma un grido di allerta per una questione che potrebbe influenzare le future competizioni.
La necessità di maggiore trasparenza
In aggiunta, il dibattito sull’arbitraggio nella Uefa si intensifica ogni anno, con le squadre che chiedono maggiore trasparenza e coerenza nelle decisioni. A fronte di episodi controversi come quello di San Siro, l’organo di governo del calcio europeo potrebbe dover rivedere le procedure di selezione e formazione degli arbitri, per garantire che il fair play e l’integrità del gioco siano sempre al primo posto.
Con la Champions League che entra nel vivo, mancando solo la finalissima del 31 maggio (in cui l’Inter di Simone Inzaghi attende la vincente dell’altra semifinale tra Psg Paris Saint-Germain e Arsenal, ndr), il Barcellona e altre squadre continueranno a osservare con attenzione le decisioni arbitrali anche nelle competizioni future dei prossima anni, certi che ogni dettaglio potrebbe rivelarsi cruciale nel cammino verso la vittoria della cosiddetta “Coppa dalle grandi orecchie”.