
Frederic Massara Immagine | Ansa
La Roma ha un nuovo direttore sportivo dopo l’addio a Ghisolfi: Frederic Massara. Per il dirigente, che ha già lavorato nella capitale come “secondo” di Walter Sabatini, si tratta di un ritorno nella dopo anni spesi al Milan e al Rennes che hanno lasciato in eredità uno scudetto e qualche flop.
Frederic Massara, gli inizi con Walter Sabatini
Massara è considerato l’erede di Walter Sabatini, che ha Roma ha lasciato buoni ricordi. Insieme hanno costruito una squadra capace di centrare con regolarità il podio e la Champions League. Negli anni della sua prima esperienza, l’allora giovanissimo “delfino” ha contribuito a operazioni importanti sia dal punto di vista tecnico che finanziario, scoprendo e valorizzando elementi come Pjanic e Lamela (2011), Marquinhos (2012), Manolas (2014), Rudiger e Salah (2015), Alisson (2016) e vincendo scommesse come Benatia e Nainggolan. Ovviamente non sono mancati anche i flop come Iturbe, Ucan, Bojan Krcic e José Angel. Nel complesso però, il bilancio è più che positivo e la Roma, praticamente autofinanziandosi sul mercato, è sempre competitiva seppur mai vincente.
Lo scudetto al Milan
Dopo la breve esperienza all’Inter, Massara approda al Milan, dove nel 2019 è direttore sportivo in autonomia. Affiancato da Paolo Maldini, si distingue per la capacità di individuare talenti a costo zero o a cifre irrisorie rispetto alla qualità del calciatore. Basti pensare a Theo Hernandez, prelevato per 20 milioni dal Real e oggi, al netto delle intemperanze, fra i migliori interpreti del ruolo o a Leao, pagato appena 25 milioni dal Lille. Altre operazioni di rilievo, l’arrivo di Maignan (15 milioni) che nel 2021 sostituisce Donnarumma e non lo fa rimpiangere. Massara al Milan ha imparato a gestire anche situazioni complicate, come l’addio a zero di Donnarumma e Calhanoglu. Un lavoro che gli è valso il premio di Direttore Sportivo dell’anno nel 2022.
L’uomo giusto al posto giusto
L’esperienza al Rennes è l’unico passo falso della sua carriera: Massara spende 80 milioni di euro sul mercato che non sono sufficienti a restituire la Champions al club. Stagione sofferta, con tre cambi di allenatore in panchina. L’addio è inevitabile ma non scalfisce la sua immagine. Frederic Massara è il profilo ideale per gli obiettivi tecnici e ed economici della Roma, dove sarà necessario sapersi districare fra i paletti del Settlement Agreement e le esigenze di un club che ha bisogno di tornare in Champions League per ritrovare competitività. Ecco perché cercherà di ricalcare il canovaccio della sua prima esperienza con Sabatini: ovvero, scovare giovani talenti da consegnare a un tecnico capace come pochi di valorizzare il capitale umano a disposizione.