
Scandalo messaggi contro Mourinho in Turchia | Ansa - Footbola
Un ennesimo scandalo ha colpito i vertici del calcio in Turchia: ecco cosa è successo e cosa c’entra Mourinho
Una nuova crisi scuote il calcio turco e coinvolge direttamente i vertici della Federazione calcistica turca. Il presidente e l’intero consiglio direttivo della Commissione Disciplinare del calcio professionistico hanno presentato le dimissioni a seguito dello scandalo scaturito dalla diffusione di messaggi WhatsApp interni contenenti insulti e minacce contro José Mourinho, tecnico portoghese del Fenerbahçe. Vediamo la vicenda nel dettaglio.
Messaggi offensivi nei confronti di Mourinho in Turchia: cosa è successo?
Le conversazioni trapelate rivelano un clima di profonda ostilità nei confronti dello Special One, con frasi del tipo: “Gliela faremo pagare la prossima stagione“ e “è stato troppo tollerato”. Non solo Mourinho è stato bersaglio di attacchi, ma emergono anche critiche pesanti verso altre società e una chiara preferenza per il Galatasaray, creando così un quadro di parzialità inaccettabile per un organo disciplinare.
Questa rivelazione ha provocato un immediato terremoto istituzionale all’interno della Federazione turca, che ha definito tali comportamenti come “inaccettabili“ e contrari ai principi di imparzialità e correttezza che devono caratterizzare l’attività disciplinare nel mondo dello sport.
Reazioni ufficiali e dimissioni in blocco
La pressione mediatica e le richieste di chiarimento da parte del Fenerbahçe hanno accelerato le dimissioni in blocco del presidente e di tutto il consiglio direttivo della Commissione Disciplinare. Il club ha sottolineato come questa “mentalità ostile, basata su scontri e vendette, non abbia posto nello sport turco“ e ha formalizzato una richiesta di spiegazioni alla Federazione.
La decisione di dimettersi è stata accolta come un passo necessario per ripristinare la credibilità e l’integrità della giustizia sportiva in Turchia, già pesantemente minata in passato per altri scandali, ma lascia aperta la questione della gestione interna e della necessità di riforme profonde per evitare simili episodi in futuro.